Nato nel 1982 a Gorizia, vive e lavora a Venezia.
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Fra gli spazi dove ha esposto si ricordano: la Galleria Civica di Trento, la Nomas Foundation di Roma, Casa Testori, Il Crepaccio a Milano, Palazzo Forti a Verona, la GAM di Torino, Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive di Pesaro, la GC.AC. – Galleria d’Arte Contemporanea di Monfalcone. Tra le mostre personali recenti si evidenziano nel 2020: Il tempo regola l’atto: due opere per una mostra. Atto I: Thomas Braida, Elisa Montessori, Monitor, Roma; Stasi frenetica, GAM, Torino e nel 2019: La bava sul cuscino, Le Dictateur, Milano. Tra le collettive del 2020: TRANSATLANTICO, Mana Contemporary, Jersey City, New Jersey; Pequenas notas sobre figuracao, Monitor, Lisbona; Is this a Painting? A Virtual Reality Group Show, Nomas Foundation, Roma; Ciò che vedo. Nuova figurazione in Italia, Thomas Braida, Galleria Civica, Trento. È rappresentato dalla galleria Monitor, Roma.

Ad un primo sguardo ‘sporca’, ironica, grottesca, la pittura di Thomas Braida cela una delicatezza ed una purezza di visione che ha saputo proteggere e conservare sino ad oggi dal mondo dell’infanzia. Con la sua fervida immaginazione egli fonde temi allegorici, religiosi e d’attualità a mondi intimi e quotidiani. Le tematiche si avvolgono così di un mistero metafisico, nutrendosi del nascosto e del non detto. Personaggi difformi e carnascialeschi si alternano a cavalieri mascherati e pifferai, mentre fanciulle al bagno o in relax, svelano teschi o si sostituiscono a nature morte al tramonto. Paesaggi questi, che sembrano spesso quasi disciogliersi in un processo di decomposizione dal quale prendono vita nuovi esseri. La morte, dunque, come creatrice di nuova vita: non di silenzi ma di nuovi fermenti e brulichii.