Maria Elisabetta Novello

biografia

Nata nel 1974 a Vicenza, vive e lavora a Udine.

Diplomata all’Accademia dei Belle Arti di Venezia con una tesi in pittura, ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero. Fra le principali mostre personali si ricordano nel 2022: Maria Elisabetta Novello / Mattia Bosco – Concretezza dell’essenzialità (bipersonale), a cura di Lorand Hegyi, Galleria Fumagalli, Milano.

Nel 2020: Maria Elisabetta Novello – Each Second is the Last, a cura di Ilaria Gianni, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma. Alberi – Thomas De Falco / Maria Elisabetta Novello (bipersonale), a cura di Laura Cherubini e Cristiana Perrella, Spazio PAePA, Milano (2018); Sursum Corda, a cura di Annamaria Maggi, Galleria Fumagalli, Milano (2017); Limen, a cura di Lorenzo Respi, Galleria Anna Marra Contemporanea, Roma (2016); Per una gioiosa entropia – Alessandra Lazzaris / Maria Elisabetta Novello (bipersonale), a cura di Giorgia Gastaldon, Casa Cavazzini, Udine (2015). Fra le collettive, nel 2022: FЯAGILE. Ricordi sul crinale, a cura di Matteo Galbiati, Alessia Pietropinto, Scuderie Palazzo Malvinni Malvezzi, Matera; Effetto Gubbio. VISIBILIA. Come rendere visibile l’invisibile, a cura di Isabella Puliafito, Palazzo Ducale, Gubbio; Casaltrove – In luce, a cura di Marco Pasian, Galleria d’arte contemporanea “Ai Molini”, Portogruaro (VE). Nel 2018: Is Pink Just a Color, a cura di Chiara Guidi, Galleria Paola Verrengia, Salerno; Il disegno della polvere – Biennale del Disegno, a cura di Eleonora Frattarolo, Palazzo Gambalunga, Rimini; Modus, tecniche, poetiche, materiali nell’arte contemporanea, evento Collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia, a cura di Martina Cavallarin, Eleonora Frattarolo, Palazzo Ca’ Faccanon, Venezia (2017); 16° Quadriennale d’Arte di Roma, a cura di Denis Viva, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2016); Un secolo di amarene, a cura di Lea Mattarella, Palazzo Pepoli, Bologna (2015). È rappresentata dalla Galleria Fumagalli di Milano

www.galleriafumagalli.com/artisti/maria-elisabetta-novello

 

La cenere è sicuramente il primo pensiero che affiora quando si sente pronunciare il nome di questa artista. Un materiale ottenuto dalla bruciatura del legno e poi preziosamente conservato, contenuto o liberato per generare scrittura o nuove forme. La cenere che trattiene in sé molteplici simbologie, che rimanda alla Quaresima e dunque al digiuno e all’astinenza dalle carni ma che è anche corpo dissolto e pronto per una nuova fase. In Novello questo materiale, al quale si alternano spesso anche carbone e polvere, diviene clessidra, ovvero strumento che misura il tempo e che tesse e ricama la vita, così come è visibile in Di-segni.

È un tra fra il prima, fatto di materia che brulica, scalpita e si accende sino ad illuminarsi e consumarsi, e il dopo che appare opaco, nebuloso, sconosciuto e che ha a che fare con l’eterico e l’astrale. Con il mistero che per un’intera esistenza cerchiamo di conoscere e ‘toccare’ ma che non possiamo mai catturare e che genera in noi dubbi e continue tensioni.

Antologia del quotidiano, 2014

polvere su vetro, 40 x 35 cm

Veduta dell’installazione presso lo Spazio PaePA, Milano

Crediti fotografici: Pierluigi Buttò

Atlas, 2018

cenere fuliggine e carbone, Ø 450 cm

Veduta dell’installazione site-specific presso la Chiesa di Santa Maria dei Battuti, San Vito al Tagliamento (PN)

Crediti fotografici: Pierluigi Buttò

Carte del cielo, 2018

rilievi su fogli di piombo, 300 x 100 cm

Veduta dell’installazione presso il Castello, San Vito al Tagliamento (PN)

Crediti fotografici: Pierluigi Buttò

Indefinito, 2009/2019

cenere, Ø 8 m

Non puoi spegnere un incendio, 2022

installazione + azione, ferro e candele, dimensioni ambientali

Veduta dell’installazione presso l’Ex Deposito Carburanti, Monopoli (BA)

Crediti fotografici: Pierluigi Buttò

Paesaggi, 2016

trittico, cenere, plexiglass e ferro, 102 x 201 x 11 cm