Giulia Iacolutti

biografia

Nata nel 1985 a Cattolica (RN), vive e lavora a Udine.
Fotografa e artista visiva, dopo la laurea magistrale in Economia dell’Arte presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, studia fotografia e video presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e Narrativa e Nuovi Media presso la Fondazione Pedro Meyer di Città del Messico, dove vi rimane per quattro anni. Il suo lavoro è stato esposto in Argentina, Bolivia, Colombia, Germania, Italia, Messico, Spagna, Stati Uniti e Svizzera e ha pubblicato su testate nazionali e internazionali tra cui National Geographic, La Repubblica, L’Espresso, Vice e Gattopardo. Tra gli ultimi riconoscimenti si ricordano le nomine al Joop Swart Masterclass e al Foam Paul Huf Award 2018. Nel 2019 vince il premio FVG Fotografia e pubblica il suo primo libro, Casa Azul, edito da the(M) éditions in Francia e da studiofaganel editore in Italia, premiato come Miglior Libro d’Artista Marco Bastianelli 2020. Vincitrice del bando Refocus, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con Triennale Milano e Museo di Fotografia Contemporanea, nel novembre 2021 inaugurerà una mostra personale presso il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. È rappresentata da studiofaganel, Gorizia.

Articolata. È questa la prima parola che mi viene in mente osservando la versatile produzione di Giulia Iacolutti. Che si tratti di fotografia, video o installazioni, l’artista parte sempre da una ricerca antropologica, andando a privilegiare i contesti dove le lotte identitarie appaiono resistenti e radicate. È proprio in questi terreni aridi e ostili che hanno preso forma, andandola poi a modificare, le trans di Casa Azul o gli studenti desaparecidos di Vivos; che sono germinati il sincretismo di Jannah e poi ancora le dopamine e il seme di Inscape. Sono i corpi e i loro mutamenti a determinare nuovi paesaggi, nel tentativo di dissolvere convinzioni limitanti e precostituite. In questa appassionata e curiosa ricerca l’artista evidenzia la dignità di ogni forma di vita. Quella vita che sebbene spesso non trovi accoglienza fuori, cresce e si struttura dentro, andando a tracciare le difficoltà e le memorie dei mutamenti storici.

Dopamine, 2020

stampa ai sali d’argento, dimensioni varie

Inscape, 2020

stampa ai sali d’argento
Fotografia selezionata nell’ambito del progetto Refocus del MiBACT-DGCC 2020

Casa Azul, 2017-18

stampa fine art giclée su carta cotone Hahnemühle, 70 x 100 cm

Casa Azul, 2017-18

cianotipia su carta cotone Fabriano Rosaspina, 14 x 14 cm su foglio bianco 21,6 x 27,9 cm

Casa Azul, 2017-18

cianotipia stampata a mano dall’artista, 1/5, 21,5 x 27,7 cm

Jannah, 2016-17

stampa fine art giclée su carta cotone, dimensioni varie

Jannah, 2016-17

stampa fine art giclée su carta cotone, dimensioni varie

Vivos, 2014

stampa fine art giclée su carta cotone, dimensioni varie