Alfonso Firmani

biografia

Biografia a cura di OnArt:

Alfonso Firmani si è formato presso lo I.U.A.V di Venezia  alla fine degli anni ‘70 immerso nello spirito culturale di quegli anni. Nel 1982 ha aperto a Udine il suo studio professionale e dal 1987 è docente di progettazione architettonica e progettazione scenografica presso il Liceo Artistico Sello. È stato tra i fondatori dei gruppi artistici “Magazzino” e CasAltrove.

Ha esposto in numerose mostre personali e collettive a Parigi, Vilnius, Venezia, Novara, Vercelli, Vienna , Bologna, Udine, tra le più recenti ricordiamo nel 2021: “REFLECTIONS” GALLERIA SVACTAS di Vilnus Lituania, “REFLECTIONS” MUSEO DI STORIA di Vilnus Lituania,  “ INTERSEZIONI” SPAZIO VOLCER DOLO (Venezia). Nel 2022: “SOTTO CIELI LATERALI” PADIGLIONE 9 PARCO DI SANT’OSVALDO Udine, “ENCICLOPEDIA DELL’INDICIBILE” nell’ ambito del “festival di filosofia MIMESIS” Udine.  “PRIMO MOVIMENTO” SPAZIO PS4  Marano del 2019, “FRAGILE” GALLERIA P.A.B. Portogruaro nel 2020 e nel 2023 “18,RUE DE L’HOTEL DE VILLE” Cité des arts Parigi.

Tra le esposizioni segnaliamo nel 2022: “LIBRI DI VERSI 13 “ Collettiva alle “ANTICHE CARCERI” di San Vito, ”PER LA NOTTE DEI LETTORI” Collettiva LIBRERIA MARTINCIGH Udine, “UNOPERNOVE” COLLETTIVO CASALTROVE, LIBRERIA MARTINCIGH Udine; nel 2021: “ INFERNO” galleria d’arte contemporanea AI MOLINI Portogruaro e “LIBRI DI VERSI 13 “ MUSEO ARCHEOLOGICO di Portogruaro. Nel 2019: “SMARRIRSI” Opificio 330 Lignano Sabbiadoro, “LIBRI DI-VERSI” ANTICHE CARCERI San Vito al Tagliamento, “INFINITO” GALLERIA P.A.B. Portogruaro, “GENIUS LOCI” EX MANICOMIO Udine. Nel 2018: “LIBRI DI-VERSI” MUSEO ARCHEOLOGICO di Portogruaro, “ARTE NELLE CALLI” ASSOCIAZIONE (A) Marano e “DIARIO PLURIMO” con Carlo Vidoni e Guerrino Dirindin PALAZZO FRANGIPANE Tarcento. “SOTTOMONTE progetto di rigenerazione urbana” con gli artisti di CasAltrove presso SPAZIO MAKE di Udine e “ PUNTO DI FUGA” personale allo SPAZIO MAKE di Udine, entrambe nel 2017, e “ CONTRAPPUNTO 01” Collettiva MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA CASA CAVAZZINI Udine del 2020.

La sua ricerca artistica sperimenta contaminazioni tra diversi linguaggi. Le composizioni si ispirano ai temi strutturanti l’arte contemporanea e alla capacità dei suoi linguaggi di rivelazione e di evocazione. L’impianto poetico è basato sull’idea evocativa di una narrazione sviluppata attraverso la tecnica compositiva delle corrispondenze e il loro automatismo inconscio, profondo, in grado di far sorgere le giuste domande. I suoi lavori sono molto spesso ispirati dallo spazio in cui opera, inteso come un impianto drammaturgico all’interno del quale il tema viene messo in scena. Una sorta di autonomo microcosmo dove tutto succede e si risolve nelle corrispondenze tra i vari elementi, dove tutto si raccoglie e parte verso l’ignoto approdo: lo spettatore.